“Voglio smettere di bere”: il primo passo per liberarsi dalla dipendenza

Smettere di bere

“Voglio smettere di bere”: il primo passo per liberarsi dalla dipendenza

Da molti l’alcolismo è considerato non una dipendenza bensì un vizio: questo è un errore grave, perché quella di cui parliamo è una vera e propria malattia. Chiaramente non ci riferiamo a coloro che bevono un bicchiere di vino o di birra ogni tanto, ma alle persone che non riescono a fare a meno di queste sostanze.

Per smettere di bere, il primo passo consiste nel prendere questa ferma decisione e avere forza di volontà. È essenziale, quindi, essere consapevoli dei rischi a cui si va incontro se si persiste in tale comportamento. L’alcol, per sua stessa natura, circola facilmente nel sangue e arriva in tutte le parti del nostro corpo: a lungo andare danneggia e rovina il fegato, il sistema nervoso, il cuore, l’apparato circolatorio.

Liberarsi dalla dipendenza da alcol è fondamentale per tornare a vivere. Alla base della guarigione c’è l’ammissione del problema: ecco perché sono tanto importanti i gruppi di auto-mutuo-aiuto e tecniche come quella dei 12 passi. È necessario agire il più presto possibile, senza negare né minimizzare, e chiedere aiuto a un centro apposito per la cura delle dipendenze.

Riconoscere la dipendenza da alcol

Non si può superare una difficoltà senza riconoscerla: vediamo, dunque, quando bisogna preoccuparsi e parlare a tutti gli effetti di alcolismo.

L’alcolista è colui che non riesce a “stare bene”, se non quando beve. Nel momento in cui cerca di astenersi, viene colto da un impulso intenso e irrefrenabile di consumare bevande alcoliche: il cosiddetto craving. Diventa aggressivo e talvolta violento, oppure depresso se non ha a disposizione l’alcol; non coltiva più le relazioni personali e trascura il lavoro, perché nella sua mente c’è soltanto il bere.

Non è un caso che l’alcolismo sia stato classificato come una patologia nel DSM-5, proprio perché condiziona tutti gli ambiti dell’esistenza. Man mano che si va avanti, smettere di bere è sempre più complicato. Per risolvere una situazione di questo tipo è indispensabile accettarla, ma questo atto non è per nulla semplice.

Anche per questo esistono i gruppi di auto-mutuo-aiuto: per giungere alla consapevolezza di avere un problema, che fa male a chi lo ha e a tutti gli altri. Da questa ammissione si passa alla volontà di liberarsi dalla dipendenza alcolica.

Il punto di partenza: il desiderio di smettere di bere

Voglio smettere di bere”: quando pronuncerete queste parole con convinzione, allora sarete pronti a intraprendere il cammino verso la guarigione. Ognuno ha la propria motivazione per curare questa malattia: l’importante è usare quella ragione, quello stimolo, come pilastro per supportare la riabilitazione.

La forza di volontà, come già abbiamo detto, è fondamentale – specialmente perché le crisi di astinenza, quando si soffre di alcolismo, possono essere davvero ardue. Non pensate di farcela da soli: quando siete in preda al craving, cercate assistenza medica perché i pericoli possono essere seri.

Al di là di questo, gli obiettivi per cui bisogna rinunciare all’alcol sono vari. Per prendersi cura al meglio delle persone care, per stare bene in salute, per non incorrere in fallimenti sul lavoro, per non rimanere soli. Tutti questi scopi sono validi. Prendeteli come punto di riferimento per iniziare a combattere l’alcolismo: una battaglia che, comunque, non affronterete in solitudine, poiché ci sono delle strutture che offrono sostegno a coloro che sono soggetti a una dipendenza.

Armatevi di carta e penna, e scrivete i motivi per cui volete smettere di bere. Questi costituiscono la base da cui muoverete il primo passo. 

Centri specializzati e terapie

Bisogna chiarire una cosa: per ogni esigenza sarà elaborato un programma terapeutico su misura, dato che ciascun individuo è diverso dall’altro. Per esempio, in un caso si prediligerà la terapia dialettico-comportamentale, in un altro quella cognitivo-comportamentale, in un altro ancora la mindfulness e così via.

Di solito, il trattamento include sedute sia singole sia di gruppo e possono essere previsti anche incontri familiari e/o di coppia. Dal desiderio soggettivo di liberarsi dalla dipendenza, quindi, si arriva a un percorso terapeutico condotto da un personale specializzato.

I 12 passi

L’accettazione della dipendenza per superarla fa parte dei 12 passi: un metodo composto da 12 passaggi, come suggerisce il nome stesso. Questa tecnica è nata tra gli Alcolisti Anonimi, e si fonda su un concetto di spiritualità, di empatia e di comprensione per sé stessi e gli altri.

Si intraprendono i 12 passi perché si mira a smettere di bere, ma al tempo stesso si capisce che da soli – senza aiuto – non è possibile. Di conseguenza, bisogna riconoscere l’esistenza di un potere più in alto (non necessariamente di carattere religioso) a cui affidarsi per la guarigione.

Il gruppo è un fattore indispensabile, poiché funge da “specchio” per le condizioni della persona. Alla fine, grazie alla forza di volontà e al contatto con il prossimo, si ottiene un vero e proprio risveglio interiore e si assume il compito di aiutare gli altri alcolisti.

I rischi dell’alcolismo

Il fermo intento di smettere di bere e liberarsi dalla dipendenza da alcol deve prendere avvio anche dalla consapevolezza dei rischi che l’alcol comporta.

Questa sostanza è pericolosa per tutto l’organismo, tanto per il fisico quanto per la mente. Sono numerose le parti del corpo che vengono danneggiate: il sistema cardiovascolare (aumentano le probabilità di cardiopatie, infarti e ictus), quello nervoso, l’apparato gastroenterico (soprattutto il fegato, ma anche lo stomaco).

Le crisi di astinenza possono essere davvero terribili, con tachicardia, tremori, sudorazione, allucinazioni, a volte convulsioni. Non di rado si ricomincia a bere proprio per eliminare tutti questi sintomi. L’astinenza, nella forma più grave, può arrivare fino al delirium tremens, per cui si perde completamente il contatto con la realtà.

Senza dimenticare che l’alcolismo è potenzialmente mortale, per coma etilico, per gli attacchi di cuore, per gli incidenti stradali… già tutto questo dovrebbe rappresentare una motivazione per smettere. In ogni caso, l’alcolismo porta a problematiche non solo fisiche ma anche psichiche e relazionali – con un esito negativo in generale sulla qualità della vita.

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