Dipendenza da Eroina: fattori di rischio e sintomi

Dipendenza da Eroina

Dipendenza da Eroina: fattori di rischio e sintomi

L’eroina è un oppiaceo, e, in quanto tale è una delle sostanze stupefacenti più pericolose per la salute in quanto instaura da subito i meccanismi della dipendenza nella persona che ne fa uso. Dal punto di vista chimico, l’eroina è un alcaloide dell’oppio e, precisamente, un derivato della morfina che a sua volta deriva dal papavero da oppio.

Altre sostanze che fanno parte di questa famiglia sono sia gli antidolorifici che altri medicinali, detti appunto oppiacei, come l’ossicodone, la codeina e la morfina.

La dipendenza da eroina

L’uso di eroina ha avuto il suo picco di utilizzo come sostanza stupefacente nel secolo scorso ma non è mai scomparsa del tutto, nemmeno ai giorni nostri: si stima che, attualmente, la dipendenza da eroina interessi oltre 5 milioni di persone nel mondo. Le radici affondano in ambito medico, infatti, alla fine del 1800, l’eroina veniva largamente usata come farmaco dalle proprietà sedative e analgesiche. Era quindi largamente diffusa e semplice da reperire.

Oltre alla facilità di reperimento, la sua rapida diffusione a scopo ricreativo è stata favorita dal fatto che l’eroina provoca dipendenza molto rapidamente, e questo ha fatto sì che il fenomeno della tossicodipendenza da eroina dilagasse in poco tempo.

Infine, un ulteriore motivo per la sua rapida diffusione è la facilità con cui si ottengono gli effetti indesiderati, ricercati da chi abusa di eroina, infatti, ne bastano dosi minori rispetto ad altre sostanze come la morfina. D’altra parte, è sufficiente una dose minore anche per andare incontro ad overdose.

Dipendenza fisica e dipendenza psicologica da eroina

La dipendenza dall’eroina è sia fisica che psicologica. La dipendenza fisica si instaura rapidamente in quanto, questa sostanza si lega subito ai recettori per gi oppiacei presenti nel nostro sistema nervoso che sono i responsabili della soppressione del dolore. In questo modo, fa sì che tali recettori rilascino le endorfine, responsabili di una sensazione di benessere.

L’assunzione costante e continua nel tempo fa sì che le endorfine non vengano più prodotte in modo autonomo dall’organismo, che quindi necessiterà sempre di un apporto esterno per sperimentare sensazioni piacevoli e scongiurarne di spiacevoli e dolorose.

In assenza di una dose entro otto ore dall’ultima assunzione, si scatena una crisi di astinenza che dura in media 4 giorni. Le prime avvisaglie che sta per iniziare una crisi di astinenza sono sudorazione abbondante, irritabilità e sonnolenza. Sopraggiungono poi dolori, tremori e brividi. Nei giorni seguenti si presentano poi o vomito, febbre, crampi, spasmi muscolari, sensazione di freddo e depressione.

Una crisi di astinenza da eroina è molto difficile da affrontare e superare, inoltre, ogni episodio viene esacerbato dal tempo da cui perdura la dipendenza: una crisi di astinenza è più gestibile per una persona che ha sviluppato una dipendenza da eroina in tempi recenti piuttosto che da un tossicodipendente di vecchia data. Questo è dovuto principalmente a due fattori:

  1. L’eroina causa assuefazione, questo vuol dire che con il tempo, la stessa dose di eroina causa meno effetti. Quindi, una persona, per ottenere lo stesso livello di benessere chimico dovrà progressivamente aumentare le quantità assunte;
    1. L’eroina debilita l’organismo e, una persona con una dipendenza datata, avrà un fisico e una mente non in grado di sopportare una crisi di astinenza.

Dal punto di vista psicologico, la dipendenza da eroina si presenta soprattutto con il bisogno assoluto e compulsivo di fare uso della sostanza ogni circa otto ore che si traduce in una ricerca ossessiva della sostanza con il fine di evitare una crisi di astinenza. Spesso, la conseguenza diretta di questa ricerca spasmodica si traduce in una predisposizione a commettere atti illeciti, ad abbandonare il lavoro e la famiglia e a vivere di espedienti.

I fattori di rischio della dipendenza da eroina

Le cause della tossicodipendenza da eroina sono molteplici e fortemente legate alla storia personale di ogni individuo che sviluppa questo tipo di dipendenza. La presenza contemporanea di più cause, rende necessaria una analisi specifica di ognuna per poterle affrontare separatamente nel modo migliore.

Alcuni fattori di rischio possono essere:

  •  Famiglia abusiva, ossiagenitori abusivi o con problemi di dipendenza a loro volta;
  • L’età, avere quindi accesso alle droghe a scuola, o in generale nei contesti di socialità in adolescenza, l’età più critica per iniziare a consumare eroina;
  • Povertà: statisticamente, la maggior parte delle persone tossicodipendenti sono anche a basso reddito;
  • Pressione del gruppo dei pari. Studi statistici sui fenomeni sociali collegati alla tossicodipendenza da eroina evidenziano come sia determinante il cattivo esempio di amici e coetanei;
  • Compresenza di un altro disturbo mentale, trattando persone affette da dipendenza da eroina si è notato come questo disturbo sia spesso associato a depressione e disturbo da stress post traumatico.

Tutti i fattori elencati sono solo fattori di rischio: la loro presenza non è necessariamente associata allo sviluppo di una tossicodipendenza, ma, se una persona ha più fattori di rischio, può avere una maggiore probabilità di abusare di sostanze, e quindi di sviluppare una dipendenza.

I sintomi della dipendenza da eroina

L’eroina, iniettata per via endovenosa, viene assorbita immediatamente dal sangue e trasportata immediatamente al cervello: arrivata qui, scatena una sensazione simile all’orgasmo, con spasmi muscolari e vampate di calore che coinvolgono tutto il corpo.

Dopo i primi 15-20 minuti, gli effetti dell’eroina colpiscono anche l’umore: si diventa euforici e si perde il senso del tempo. In tutto, gli effetti stupefacenti possono durare circa due ore. Finiti i primi effetti di apparente benessere, arrivano gli effetti collaterali, a partire da semplici allucinazioni, fino alla morte.

Tra tutti i sintomi dell’eroina bisogna distinguere tra quelli che caratterizzano l’uso e quelli causati dalla dipendenza a lungo termine.

Fra i sintomi legati strettamente all’uso di eroina si trovano:

  • High: si tratta dell’orgasmo provocato subito dopo l’iniezione;
  • Alterazioni della respirazione;
  • Rallentamento psico-motorio e ridotto coordinamento muscolare;
  • Rilassamento: si rilassano la muscolatura dello stomaco e dell’intestino e si riduce la capacità digestiva, che a lungo termine portano a stitichezza e diminuzione di peso;
  • Benessere passeggero: si prova serenità e appagamento, dovuto al rilascio di endorfine, ma la sensazione è effimera e scompare nel giro di un paio di ore;
  • Stato di euforia o confusione.

Fra i sintomi della dipendenza a lungo termine, potrebbero presentarsi i seguenti:

  • Problemi dell’apparato riproduttore: nella donna possono scomparire le mestruazioni;
  • Anestesia emotiva, l’effetto delle endorfine che anestetizzano corpo e mente, procurando un senso di indifferenza e disinteresse verso il mondo esterno;
  • Depressione causata della distruzione della vita di una persona tossicodipendente e dal fatto che possa sentirsi abbandonata, isolata, arrabbiata o umiliata;
  • False verità. Come per tutte le dipendenze la persona ricorrerà a bugie ed espedienti per coprire i comportamenti inadeguati e illegali;
  • Tentativi fallimentari di smettere;
  • Dimagrimento dovuto sia ai problemi di stitichezza e digestione, ma anche al disinteresse per la propria salute e alimentazione;
  • Cambiamenti fisici dovuti sia a carenze alimentari che alla sostanza stessa. Una persona con dipendenza da eroina presenta una modificazione dei tratti somatici causata della perdita di grasso sul viso e, spesso, la perdita dei denti. Inoltre, la pelle si inaridisce e compaiono infezioni e necrosi sulla pelle;
  • Danni agli organi interni, fra i più colpiti ci sono i polmoni, il fegato e i reni.

Come uscire dalla dipendenza da eroina

Per uscire dalla dipendenza da eroina è necessario prima di tutto che avvenga una presa di coscienza da parte di chi ne fa uso. Questo primo passo è tanto fondamentale quanto difficile, soprattutto se la dipendenza è di lunga durata.

Per uscire dalla dipendenza è inoltre necessario seguire un percorso multi specialistico che inizia con un colloquio psicologico necessario per avere un quadro della situazione e inserire la persona in un programma di disintossicazione adeguato alla situazione specifica.

Solitamente il percorso affronta il problema da tutti i punti di vista, sia fisico che psicologico e quindi è necessario un team di medici psicologi, educatori e infermieri per una riabilitazione completa, di cui l’eliminazione della sostanza è solo l’inizio.