Gioco d’azzardo patologico: i fattori di protezione e prevenzione
Il gioco d’azzardo patologico è una dipendenza che compromette in maniera significativa la vita della persona: ne risentono le relazioni affettive, la situazione lavorativa ed economica, talvolta anche quella giudiziaria e, nei casi più estremi, anche la salute fisica (alterazione dell’alimentazione e del ritmo sonno-veglia, spesso in associazione all’uso di sostanze psicotrope).
Come per ogni problematica di origine psicologica, vi sono fattori di rischio, che incrementano la tendenza a sviluppare una determinata problematica, e fattori protettivi, che ne riducono il rischio. In questo articolo ci vogliamo focalizzare sui fattori protettivi rispetto allo sviluppo del gioco d’azzardo patologico e dell’abuso di sostanze in generale.
Costruire buone relazioni: i legami affettivi
Un fattore di protezione pervasivo e che agisce sin dalle prime fasi della vita della persona è relativo alla presenza di legami affettivi stabili e solidi con persone positive appartenenti alla scuola o alla comunità in generale. E’ importante che queste persone abbiano atteggiamenti critici verso il gioco d’azzardo e verso l’uso di sostanze più in generale.
Per
costruire delle buone relazioni, che siano sane e costruttive, è necessario
aiutare la persona a sviluppare buone capacità comunicative, per
esprimere i propri bisogni e necessità in maniera assertiva, buone capacità di
negoziazione per risolvere i conflitti e una buona competenza nella gestione
dell’impulsività e dell’aggressività.
Sviluppo delle competenze emotive
In generale, è importante supportare la persona nello sviluppo di adeguate competenze emotive, che la aiutino ad essere consapevole dei propri vissuti e affrontarli adeguatamente, ma anche a comprendere le emozioni altrui. Una buona competenze emotiva è la base per una buona capacità di gestione dello stress.
Oltre alle buone competenze emotive, un altro fattore protettivo nei confronti dello sviluppo di una dipendenza da gioco d’azzardo è la presenza di buone competenze cognitive, che consentano al giovane di produrre un pensiero di tipo logico (non magico, tipico dei giocatori d’azzardo patologici), di utilizzare abilità di problem solving, di focalizzare i propri obiettivi e di avere buone competenze autoriflessive.
Le competenze comportamentali
In aggiunta alle competenze emotive e cognitive, sono fondamentali anche delle buone competenze comportamentali, per esempio saper usare strategie verbale e non verbali per comportarsi in maniera socialmente accettabile e per prendere le giuste decisioni in base alla situazione.
Avere fiducia nelle proprie capacità
Un ulteriore risorsa molto importante per prevenire i sintomi del gioco d’azzardo patologico e poter far fronte alle varie situazioni di vita in maniera funzionale è l’autoefficacia, ossia la fiducia nelle proprie capacità di organizzazione e realizzazione di azioni adeguate, finalizzate al raggiungimento dei propri obiettivi.
Essere resilienti
La resilienza è una delle caratteristiche più importanti, poiché si tratta della capacità di agire in una modalità che non sia distruttiva e fonte di ulteriore stress e che consenta di avere uno stile di vita sano. Il gioco d’azzardo, e l’uso di sostanze in generale, come risposta agli eventi avversi della vita, infatti, è una modalità di risposta disfunzionale e distruttiva.
Capacità di porsi obiettivi e prendere decisioni
E’ importante, inoltre, che la persone sia in grado di coltivare la cosiddetta auto-determinazione, che consiste nella capacità di porsi obiettivi e prendere decisioni coerenti con essi, senza farsi influenzare dalle altre persone e dal loro giudizio.
Una buona autostima è ovviamente un’altra importante risorsa che funge da fattore protettivo rispetto allo sviluppo della dipendenza.
Attività prosociali
Gioca poi un ruolo importante anche la possibilità di partecipare ad attività prosociali, che normalmente si caratterizzano per contesti interpersonali a basso rischio di problemi psicologici e per attività non associate ad atti di criminalità.
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Adesso hai una dipendenza, tra due mesi avrai una vita…
Al San Nicola sono molteplici i fattori protettivi sui quali si vuole intervenire: l’autostima, il senso di autoefficacia, l’autodeterminazione, la resilienza, lo sviluppo di adeguate competenze emotive (gestione dell’impulsività e dell’aggressività) e comportamentali.
L’obiettivo è quello di “fermare il comportamento per capire il comportamento”. Identificare quali sono i rinforzi che portano avanti la dipendenza, i danni e gli effetti del gioco d’azzardo nella vita della persona, i blocchi in cui si è incastrati e dai quali ancora non si è riusciti a liberarsi. Infine, quali i comportamenti e gli atteggiamenti necessari per cambiare la propria vita.
Per aiutare le persone servono le persone: al San Nicola educatori, terapeuti, counsellor in recupero da tanti anni mettono ogni giorno la loro esperienza al servizio di chi vuole aiutarsi.