Ansia e dipendenza, un circolo vizioso
Sempre, o quasi sempre, dietro a una dipendenza c’è uno stato di ansia che alimenta il bisogno continuo di assumere una dose. Una dose può essere una certa quantità di una sostanza stupefacente nel caso delle tossicodipendenze, o di un paio di mani al tavolo da gioco nel caso della ludopatia.
Esiste un terzo tipo di dipendenza che è quella relazionale: in questo caso si crea un rapporto disfunzionale con il partner e la sensazione di perdere il controllo della propria vita affettiva quando si è lontani da lui/lei. In questo caso è più complesso definire cosa sia una dose, ma in linea di massima si tratta di una dose di sicurezza sul fatto di poter controllare la vita del partner.
Tutte queste situazioni generano uno stato di ansia ogni volta che l’oggetto del desiderio (sostanza, tavolo da gioco, partner) sono lontani o irraggiungibili.
L’ansia e la dipendenza nel post-pandemia
È possibile che una dipendenza dia vita a uno stato di ansia, ma è anche vero il contrario, e cioè che uno stato di ansia preesistente contribuisca allo sviluppo di una dipendenza.
Nel primo caso l’ansia viene generata dalla preoccupazione di doversi procurare una nuova dose, di qualsiasi cosa si tratti, e di come fare per averla. Le preoccupazioni possono essere di tipo economico (trovare i soldi) o discrezionale: come non essere scoperti. Questo può causare agitazione e attacchi di panico e quindi uno stato di ansia.
Nel secondo caso, è l’ansia – o per meglio dire, la difficoltà a tollerare questo stato emotivo – a contribuire allo sviluppo di una dipendenza e questo può avvenire quando qualcosa cambia improvvisamente nella nostra vita e non si riesce a venire a patti con questo cambiamento: un lutto, la fine di una relazione o la perdita del posto di lavoro sono solo alcuni esempi.
Gli ultimi anni in particolare non sono stati di aiuto a chi già soffriva di un qualche tipo di dipendenza o a chi, per fattori ambientali o biologici, ne fosse già predisposto.
La pandemia è stato un evento di portata mondiale che, oltre ad aver cambiato radicalmente e per sempre le abitudini di ogni essere umano, ha anche limitato la nostra libertà personale e per questo sono stati in molti a pensare di aver perso il controllo della propria vita. La conseguenza è stata che chi aveva problemi di dipendenza ha avuto una recrudescenza degli stessi (dovuta in parte anche alle difficoltà di fare un percorso terapeutico adeguato), mentre altri hanno iniziato a provare una sensazione di ansia a seguito della nuova vita in parte imposta dalle leggi per il contenimento dell’emergenza o a seguito di una o più perdite causate dal virus.
Tale ansia si è convertita spesse volte in fine di matrimoni, peggioramento di problemi alimentari, inizio del consumo di sostanze stupefacenti incoraggiato anche dall’opportunità di poterlo fare a casa e senza dare nell’occhio.
Il problema di una dipendenza
scatenata da uno stato ansioso è che viene sì alimentata dall’ansia, ma a sua
volta è legna da ardere per quest’ultima. Si crea quindi una co-relazione
fra questi due stati psicologici che si nutrono a vicenda in una spirale di
malessere dalla quale è possibile uscire, ma solo con l’aiuto di uno
specialista. Meglio ancora se gli specialisti sono più di uno: un team in grado
di dare supporto al paziente da tutti i punti di vista, quello psicologico,
quello emotivo ma anche fisico. La massima Mens sana in corpore sano non
è mai stata così attuale: un corpo in salute è alla base per la stabilità psicologica
e il contrario.
Quando rivolgersi a un centro specializzato
Se ti accorgi di aver sviluppato una dipendenza o se senti di sperimentare sempre più spesso uno stato ansioso che rischia di farti cadere in una dipendenza, sei sempre in tempo per chiedere aiuto. La cosa migliore che puoi fare per te stesso e per le persone che ti amano è quella di prenderti cura della tua salute fisica e mentale rivolgendoti a un centro specializzato che possa supportarti su tutto il percorso dall’analisi della problematica fino a una diagnosi con la quale poter strutturare un percorso di cura specifico che possa condurti a un recupero totale per riprendere in mano la tua vita.
Coloro che si rivolgono a noi del Centro San Nicola, prima ancora che pazienti, sono persone che verranno supportate da altre persone. Il nostro team di specialisti è composto da professionisti con anni di esperienza che sanno quanto è importante sentirsi accolti e capiti in una fase così delicata della propria vita e mettono le loro conoscenze al servizio di coloro che hanno deciso di darsi una seconda possibilità. Ma ricorda, il primo passo viene da te: l’unica persona che può decidere di iniziare un percorso sei tu. Una volta presa questa decisione, troverai educatori, terapeuti e counselor in grado di darti tutti gli strumenti per tornare ad essere felice.
Fai il primo passo, CONTATTACI!
Adesso hai una dipendenza, tra due mesi avrai una vita…