
Gli incidenti stradali per colpa dell’alcol
MENSILE A CURA DEL CENTRO SAN NICOLA.
N.1 GENNAIO 2020.
Uno, due, tre bicchieri in più possono fare la differenza, sulla strada. Impressioni tratte dalla cronaca empirica e dai rapporti dei Carabinieri e della Polizia Stradale, organi che rilevano circa un terzo del totale degli incidenti stradali con lesioni. Nel report “Gli incidenti stradali e le violazioni del codice della strada” del 2017 del Ministro della Salute, sono contenute informazioni relative alle contravvenzioni elevate per guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti. Si legge: “In totale sono 4.575 gli incidenti stradali per i quali almeno uno dei conducenti dei veicoli coinvolti era in stato di ebbrezza e 1.690 sotto l’effetto di stupefacenti, su un totale di 58.583 incidenti. Il 7,8% e 2,9% degli incidenti rilevati dai Carabinieri e dalla Polizia Stradale è correlato dunque a questi fenomeni, in aumento rispetto al 2015, pari al 7,6% e al 2,3%”.
“In totale sono 4.575 gli incidenti stradali per i quali almeno uno dei conducenti dei veicoli coinvolti era in stato di ebbrezza e 1.690 sotto l’effetto di stupefacenti, su un totale di 58.583 incidenti.
I week end rappresentano poi i picchi di questa preoccupante altalena statistica, chiamando in causa soprattutto le modalità giovanili di assunzione di sostanze alcoliche, come il Binge drinking, importato dagli Usa: letteralmente “bevute compulsive”, ottenute solitamente a stomaco vuoto. L’Istat porta dati interessanti: tra il 2006 e il 2016 diminuisce soprattutto la quota di chi consuma bevande alcoliche quotidianamente (dal 29,5% al 21,4%), ma aumenta quella di coloro che le consumano occasionalmente (dal 38,8% al 43,3%). Tendenza confermata dai comportamenti delle donne: tra il 2006 e il 2016 le consumatrici giornaliere scendono da 4 milioni 463 mila a 3 milioni 138 mila (-29,7%), mentre aumentano quelle che fanno uso di bevande alcoliche fuori dei pasti, da 4 milioni 52 mila a 5 milioni 250 mila (+29,6%). Officina dell’anima prova ad andare alle radici del fenomeno cercando di dare un significato a cifre che da sole sarebbero insufficienti.